Intermediazione immobiliare in Italia: quali gli scenari che potrebbero aprirsi nel 2015? Bruno Vettore fa un’analisi durante un’intervista rilasciata al blog di Gerardo Paterna.
Protagoniste future della intermediazione immobiliare saranno le banche. Quali sono i vantaggi del loro ingresso all’interno del settore immobiliare?
Milano, 16 Febbraio.
Nel settore di intermediazione immobiliare, a partire dalla seconda metà del 2014, si è cominciato a delineare un nuovo scenario che potrebbe cambiare radicalmente il mercato.
Protagoniste di questa (possibile) “rivoluzione” sono le banche. Si rincorrono, infatti, nel settore continue voci relative all’ingresso di diversi istituti bancari, appunto, nel mercato dell’intermediazione immobiliare, soprattutto dopo che Unicredit – con Subitocasa – e Intesa San Paolo hanno annunciato imponenti piani di sviluppo per i prossimi anni.
La prima reazione degli operatori del settore dell’intermediazione immobiliare è stata quella di “alzare gli scudi” e diffidare da queste pericolose novità. Seppur per certi aspetti comprensibile, tale reazione ci suggerisce molto e ci illumina sulla crisi di identità che l’agente immobiliare “vecchio stampo”, vittima di una tendenza perenne all’immobilismo, sta vivendo. Analizzando con attenzione il nuovo scenario che sta emergendo e, soprattutto, la drammatica situazione in cui versa il mercato dell’intermediazione immobiliare, però si può rapidamente constatare che l’avvento delle banche in questa branca del mercato potrebbe essere foriero di nuove opportunità.
Bruno Vettore, AD di Coldwell Banker Italy ed esperto del settore, ha rilasciato a tal proposito un’interessante intervista al blog di Gerardo Paterna, in cui emergono proprio i vantaggi che queste novità potrebbero portare.
“Ritengo che tutto ciò che riporta al centro del mercato il tema della compravendita immobiliare e quindi tutti i progetti proposti da soggetti credibili, affidabili e di una certa consistenza siano da valutare con attenzione” – dichiara, infatti, Vettore.
Inoltre aggiunge: “Capisco, partendo da un’ottica concorrenziale, le preoccupazioni degli agenti immobiliari ma – cambiando prospettiva – la sfida non deve essere quella di ‘dividersi la torta esistente’ ma di aumentare le dimensioni della torta, sia incrementando il numero delle compravendite che erodendo quella parte di transazioni che non passano dagli agenti immobiliari. Inoltre, in definitiva, ritengo che una maggiore concorrenza stimoli il miglioramento”.
Questi nuovi scenari, quindi, non sono poi così tragici. Anzi, aiuteranno il mercato dell’intermediazione immobiliare e – ci scuseranno gli agenti immobiliari – daranno una svegliata agli operatori del settore, da troppo tempo affetti dalla grave patologia dell’immobilismo cronico.
Per leggere un’altra interessante intervista di Bruno Vettore clicca qui.
A cura di Alberto Vettore