Ai tempi di oggi è fondamentale investire bene i propri risparmi acquistando una casa.
Cosa si deve sapere prima di procedere all’acquisto di una casa?
Ci stiamo concentrando, nell’ultimo periodo, sul bene più prezioso per gli italiani: la casa. Abbiamo analizzato le dinamiche del mercato immobiliare e il recente incremento delle compravendite.
Soffermiamoci ora su alcune fasi e alcuni elementi fondamentali per la compravendita di una casa. (Fonte: Corriere della Sera).
1. La selezione. “La trattativa finale, sconti fino al 15%”. Un primo segnale che il clima per il mercato immobiliare sta cambiando è dato dalle rilevazioni delle percentuali di sconto, cioè la distanza tra il prezzo richiesto quando viene messo in vendita e quello effettivamente ottenuto al rogito. Lo sconto non sta più aumentando e si posiziona in media al 15% e anzi nelle grandi città sta un po’ scendendo, soprattutto perché molti potenziali venditori hanno realisticamente ridimensionato le loro aspettative. Possiamo quindi affermare che sicuramente vale la pena presentare una controfferta al ribasso ma pensare di trattare ad oltranza espone al rischio di farsela “soffiare” da qualcun altro.
2. Le agevolazioni. “Meglio il nuovo o l’usato?”. L’acquisto di una casa appena costruita o in via di ultimazione presenta pro e contro. Tra i vantaggi le migliori prestazioni energetiche, la razionalità degli spazi e l’assenza per dieci anni di spese di riparazione straordinaria. Gli aspetti negativi sono il prezzo poco trattabile, il costo di acquisto gravato da imposte maggiori e un importo più elevato per Tasi e Imu. Una casa da ristrutturare, invece, oltre a costare meno può godere delle agevolazioni fiscali legate alla manutenzione straordinaria e all’efficientamento energetico.
3. Il condominio. “Ostacoli e pregiudizi prima del rogito”. La strada che porta al rogito è piena di ostacoli ma se ci si rivolge ad un intermediario serio i problemi sono molto limitati. Ci sono problematiche, però, che potrebbero sorgere dopo il rogito: sono quelle relative al condominio per gli immobili usati. È necessario, quindi, verificare qual è la situazione delle spese arretrate, chiedendo che il venditore si faccia rilasciare una liberatoria dall’amministratore e facendosi consegnare i verbali delle ultime assemblee.
4. La liquidità. “Il mutuo e i mini tassi ma occhio alle garanzie”. Il tasso nominale dei mutui variabili è sceso anche sotto al 2%, per i fissi le richieste sono minori al 3%: il denaro è decisamente a buon mercato. Ma sono due i consigli da dare per chi per acquistare casa ricorre al finanziamento: il primo è di subordinare il contratto preliminare all’ottenimento del mutuo, il secondo è di non scegliere solo sulla base del tasso proposto dalla banca ma guardare anche alle condizioni che fanno da contorno al contratto di mutuo, come il tipo di garanzie supplementari richiesto dalla banca o le assicurazioni richieste.
5. Le strategie. “Quando e se conviene investire nel mattone”. In questa fase di mercato l’acquisto di una casa da affittare può avere un senso finanziario, beninteso in una logica di diversificazione di portafoglio e non certo per puntarvi tutti i risparmi. Ciò grazie al fatto che il rendimento può superare il 2% netto all’anno, una performance che ha un certo appeal da quando i Btp non rendono più molto e che può superare anche le perplessità su un investimento immobiliare dovute all’elevata tassazione.
A cura di Andrea Vettore