Il settore immobiliare è finalmente uscito dalla crisi economica.
Nel primo trimestre del 2015 il mercato degli investimenti in Italia ha registrato più del doppio rispetto al vecchio anno: un buon augurio per l’uscita definitiva dalla crisi economica italiana.
La ripresa del mercato immobiliare è ormai un fatto acclarato. Ciò si è reso possibile sia grazie alla fisiologica (lieve) ripresa che necessariamente, dopo molti anni, ha coinvolto il settore immobiliare sia agli imponenti sforzi che Mario Draghi, tramite il suo impegno nella BCE, ha intrapreso con coraggio.
Draghi infatti – stimolando la ripresa dell’economia italiana dopo anni di recessione e stagnazione – si è mosso su due importanti binari: il taglio dei tassi di interesse e l’ambizioso piano del Quantitative Easing.
I due interventi hanno avuto e stanno avendo le conseguenze sperate. Essi, infatti, hanno agito efficacemente sia nel concreto che sull’aspetto psicologico del mercato e degli investitori.
Il taglio dei tassi ha permesso un forte incremento delle accensioni di mutui che, a loro volta, hanno spinto il comparto immobiliare.
Il Quantitative Easing, invece, ha ridato slancio all’economia europea aiutando molti stati europei, tra cui l’Italia, a rimettere finalmente il segno + davanti ai propri dati relativi al prodotto interno lordo. Della complessiva ripresa dell’economia italiana ha beneficiato, ovviamente, anche il settore immobiliare.
Ma la ripresa non ha coinvolto solo i paesi europei, anzi…
Facciamo una panoramica, quindi – partendo dai mercati più lontani e arrivando a Milano, la capitale economica del nostro Paese – sui dati relativi al mercato e agli investimenti immobiliari in tutto il mondo.
Le prospettive si confermano ottime: secondo Jones Lang LaSalle, i primi mesi del 2015 hanno impostato le principali piazze mondiali su un sentiero di crescita stabile un po’ in tutti i comparti immobiliari. Gli Usa sono il mercato di spicco, con volumi in crescita del 24%. Il Giappone sta guidando l’espansione nell’area asiatica e del Pacifico, mentre il Regno Unito svetta nel Vecchio Continente.
Arrivando alla nostra Italia notiamo immediatamente che il mercato immobiliare degli investimenti ha ricominciato a crescere. Infatti nel primo trimestre dell’anno sono state realizzate, secondo le analisi di Cbre, operazioni per 1,9 miliardi di euro, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Milano è la città che si è dimostrata più vivace, avendo avuto la grande capacità di attirare ingenti capitali esteri tramite, ad esempio, la maxi operazione Porta Nuova che ha portato il fondo sovrano del Qatar a investire cifre astronomiche nella città e nel Paese.
A cura di Alberto Vettore