Nel corso del 2015 si assiste ad una lenta ripresa del mercato immobiliare in Italia.
Tuttavia, ciò deve essere presa con le pinze. Vediamo nel dettaglio un’ analisi della situazione immobiliare in Italia.
Il tema dell’ investimento immobiliare, a noi molto caro, è sempre delicato da trattare per le famiglie italiane, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo.
Potrebbe essere utile, quindi, fare alcune considerazioni sul mercato immobiliare e sulle dinamiche che lo caratterizzano.
Nel 2014 i prezzi degli immobili ad uso residenziale hanno fatto registrare un calo dello 0,7% su base annua per le abitazioni nuove e dell’1% per l’usato. Potrebbe sembrare una decrescita minima, soprattutto per le case usate, ma non va dimenticato che questo trend negativo prosegue ininterrottamente dal 2010, facendo sì che gli appartamenti non nuovi abbiano perso il 17,4% del loro valore nominale.
Il discorso è diverso, invece, per i prezzi delle abitazioni nuove. Essi, infatti, sono rimasti pressoché stabili e ciò non è affatto una sorpresa perché i costruttori hanno ben poco margine per ritoccare i listini. Tale rigidità dei prezzi ha e ha avuto, però, anche dei risvolti negativi. Ad esempio, possiamo considerare proprio la rigidità sul prezzo una delle cause maggiori del forte aumento dell’invenduto che si è verificato in questi ultimi anni e del brusco rallentamento di nuove iniziative nel settore immobiliare.
Il 2014, però, non è da considerarsi semplicemente come un ulteriore anno negativo nella profonda crisi che viviamo dall’ormai lontano 2008.
Esso, invece, è stato l’anno dell’inversione di tendenza per l’ economia del Paese. Un’inversione lievissima e a tratti impercettibile ma pur sempre un’iniezione di fiducia, quantomeno psicologica, caratterizzata dal simbolico addio al segno “meno” nei diversi dati statistici sulla situazione economica.
Restando focalizzati sul settore immobiliare, l’anno in questione infatti ha fatto segnare anche la prima ripresa del numero delle compravendite, che dovrebbe proseguire anche per tutto il 2015.
Il discorso sulla discesa dei prezzi è leggermente differente, anche se pare che anche su tale problema si intraveda “la luce in fondo al tunnel”. Infatti, soprattutto per gli immobili di qualità, la fase del deprezzamento starebbe finalmente per concludersi.
Secondo l’ultimo rapporto Nomisma e secondo i dati forniti dal Corriere della Sera, i prezzi sono previsti in calo ancora del 2,9% per poi tornare, però, in territorio positivo nel 2016 e consolidare la ripresa nel 2017, con rispettivamente un +0,9% e un +3%.
A tutti questi dati positivi, va aggiunto il fatto – già ampiamente da noi affrontato e discusso – che i tassi dei mutui sono ai minimi storici e che i titoli di Stato (tipica alternativa di investimento al mattone) sono irrisori.
Dopo questa attenta analisi, si può quindi affermare che – con la dovuta cautela – proprio questo sia il momento buono per comprare casa.
A cura di Alberto Vettore